Ambientazione

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    Nouveau-Paris, France


    È passato appena un anno dalla fatidica notte del 25 dicembre 1872, in cui i figli dell'oscurità, temibili creature la cui esistenza era stata tenuta segreta per millenni, si sono mostrati agli umani in quanto esseri in carne ed ossa, scatenandosi e mettendo a ferro e fuoco la capitale francese.
    In questo scenario si sono confrontate due fazioni: da un lato l'International Vampires, gilda di vampiri col fine di proteggere la linea tra il mondo della notte e del giorno, ed i Maîtres du Sang, gruppo rivoluzionario intenzionato a svelare l'esistenza delle creature della notte agli esseri umani, reclamando così il proprio posto al vertice della piramide della supremazia.
    Le due fazioni hanno calato le proprie carte sul tavolo da gioco e scatenato un battaglia feroce per il tutto per tutto.

    Gli umani di Nouveau-Paris hanno vissuto la notte più terrificante della loro vita: intrappolati in una città da cui era impossibile uscire, hanno appreso dell'esistenza delle creature della notte nella peggior maniera possibile. Ingenti furono le vittime nonostante gli sforzi dell'International Vampires.
    Nouveau-Paris è bruciata tra le urla di battaglia e di morte, il giorno sembrava non sopraggiungere mai e l'annientamento appariva inevitabile, ma grazie all'intervento delle creature neutrali, gli Chasseurs Noirs, e al coraggio degli stessi esseri umani, si è arrivati ad una svolta decisiva. All'alba, i ribelli sono stati fatti a pezzi, pochi di loro sono riusciti a fuggire sotto l'egida della leader Lucrezia Reiter.

    Ma il panico e il caos impazzavano ancora per le strade, e dopo aver fatto i conti con i Maîtres du Sang fu il momento di fare i conti con gli esseri umani, per non rischiare che l'intera razza umana venisse a conoscenza del mondo soprannaturale. Così si decise all'unanimità di cancellare, almeno nella maggioranza degli esseri umani, la memoria dei fatti accaduti: i figli dell'oscurità con poteri mentali riuscirono a spazzare via i ricordi degli eventi del 25 e 26 dicembre, sostituendoli con falsi ricordi di una catastrofe naturale, una tempesta senza precedenti che trovò spiegazione solo nel folle predicare dei religiosi circa una punizione divina.
    Nulla fu riportato sui giornali, nulla fu detto alla radio, tutto tacque come se niente fosse accaduto.



    Nouveau-Paris, France
    Inverno 1873


    Come detto in principio è passato un anno da quella notte tragica e di lotta: Nouveau-Paris è stata ricostruita, o meglio vi è ancora molto da fare, ma la tranquillità e la pace sembrano fare da padrone.
    Il mondo della notte e del giorno vivono nuovamente il loro ordine distaccato, esattamente come prima. Ma è davvero così? Davvero non vi sono più pericoli? L'International Vampires è stato sciolto dopo la battaglia e uno dei suoi fondatori è caduto in un sonno profondo e dal risveglio incerto, di conseguenza il gruppo si è sciolto, e le apparenti sicurezza e normalità sono in bilico.

    Servono forze nuove, vecchie e nuove collaborazioni per far sì che nulla di terribile accada di nuovo; a questo scopo è stata creata la Cour de la Nuit, l'assemblea parigina nella quale si riuniscono i rappresentanti delle principali razze che bazzicano per le strade francesi.
    Ma a quanto pare qualcuno, o qualcosa, sta tramando già nell'ombra: ma chi, o cosa? Qual è la nuova forza oscura pronta a ghermire la città e farla piombare nel caos? A che scopo spezzare la catena della normalità? Tante sono le domande che cercano risposte, e le motivazioni si sprecano.

    Come andrà a finire stavolta? Il bene trionferà ancora una volta? Oppure stavolta le carte in gioco verranno rovesciate e il male farà da padrone? Il silenzio attende...




    Edited by rune_starvel - 19/11/2023, 01:22
     
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    Tecnologia


    Parigi, 1873.
    Ci troviamo in una Parigi alternativa del XIX secolo, con uno stile classico come lo si conosce sui libri di scuola, ma anche con elementi pescati dalla corrente steampunk: sono state introdotte invenzioni come l'illuminazione elettrica e prototipi di automobili. I mezzi di trasporto hanno abbandonato in parte l'aiuto dei cavalli, cambiando la vita mondana sia dell'alta società, sia quella miseranda del popolo.
    In questo gioco di ruolo troviamo mescolati ben due ambienti: quello classico ottocentesco e quello steampunk, che saranno parte integrante della vita d'ogni personaggio. Diamo uno sguardo più riassuntivo:



    Mezzi di trasporto


    Le carrozze e i cavalli sono ancora in uso e sono i mezzi più pratici con cui muoversi: le carrozze, per coloro che possono permettersele, sono le classiche di fine Ottocento, quindi possono essere lussuose o semplici; i calesse con facoltà di capotte abbassata sono il top della moda, ma appunto usati più dalle famiglie benestanti. Carretti e cavalli sono invece usati dalla gente comune, mercanti o poveri.

    Tram: sono per lo più strutture mobili formate da una o due carrozze, spinte su binari che attraversano la maggior parte della città col loro il motore a vapore; la cabina di comando è un ampio forno che deve essere nutrito costantemente da legna, combustibile naturale oppure torba. I freni sono del tutto a mano, costituiti da assi di ferro a molla per far sì che il mezzo possa fermarsi con anticipo e senza dar troppi scossoni ai passeggeri. Le carrozze sono costruite in ferro e legno di ottima qualità per durare nel tempo e hanno a disposizione posti sino a 40 passeggeri per vagone, non di più; i posti a sedere sono panchine in legno che contengono quattro passeggeri a testa, per stare in piedi bisogna mettersi nel mezzo e ancorarsi a barre laterali o agganci pioventi dal tetto. I finestrini possono essere abbassati e alzati a mano.

    Treni: treni del tutto normali, dai dieci o venti vagoni, trainati dal motore a vapore o a scoppio, dipende dai modelli e dalla possibilità di costruzione e materiali ricercati: vi sono diversi macchinisti che lavorano alla cabina di comando e il grande forno è continuamente riempito da legna, torba o materiale incendiario studiato per far muovere le svariate ampolle ubicate sotto le carrozze che muovono le ruote sui binari. Le carrozze passeggeri sono ampie, comode e alla portata d'ogni categoria di passeggero: 1° classe, 2°classe, 3° classe, eccetera. Gli ultimi scomparti sono dedicati ai bagagli e al materiale per il funzionamento del mezzo o al carico bestiame. La carrozza ristorante o i baracchini mobili hanno un loro orario prestabilito così come anche il costo delle consumazioni.
    Gli ultimi treni sono del tutto meccanici, molto complessi da guidare e infatti al momento se ne contano dai due o tre esemplari; sono in via di sviluppo e sempre più portati al potenziamento della velocità e della durata nel tempo oltre alla sicurezza. Sono strutturati con due o tre carrozze e sfruttati per viaggi brevi.

    Carrozze e auto a motore: sono l'ultimo ritrovato dei mezzi di locomozione. Sono del tutto a vapore o meccaniche, hanno un complesso motore fatto di ampolle, raggi, alberi motori semplici e ramificati in ogni punto del mezzo; la maggior parte del lavoro lo fa o il vapore o il liquido bruciante, e bisogna sempre mettere in moto entrambi grazie ad una manovella posizionata sotto il motore. Veloci e abbastanza sicure, ma non alla portata di tutti, soprattutto per il prezzo piuttosto alto. I modelli sono i più svariati e sul mercato vi è sempre una versione nuova.

    Moto: hanno cominciato a circolare da un paio d'anni e sono di struttura piuttosto semplice, partiti da una bicicletta completamente ristrutturata e aumentata nella grandezza, nella disposizione di posti a sedere (due) e nel telaio. Il motore è a vapore o scoppio oppure a forza meccanica, anch'essa messa in moto da una semplice manovella e molta forza fisica; mezzo piuttosto veloce ma non del tutto ancora comodissimo con cui viaggiare: questo mezzo viene usato soprattutto dalla polizia, da avventurieri o singoli individui o da coloro che l'hanno creata. I prezzi sono abbordabili, ma starci in sella è una bella tortura.

    Airship: in pratica in mezzi volanti: sono per lo più prototipi di aeri in legno e ferro, che possono alzarsi a buona quota e hanno una durata dalle cinque alle dieci ore, usati soprattutto dalla polizia per i controlli dall'alto. Motore meccanico e guida manuale; le ali possono essere normalmente a taglio rettangolare e verticale costituita da buon telaio in cotone o fibra di vetro, o addirittura a spirale o ruota: queste due possibilità sfruttano soprattutto l'aria calda o fredda e le correnti del vento.

    Dirigibili: famosissimi nel panorama steampunk e d'uso per lunghi viaggi. Motore meccanico e ad areazione, sfruttano il pallone aerostatico riempito d'aria al massimo e tenuto sotto controllo da una manopola per le fiamme che ne detiene il volo, l'abbassamento di quota e l'atterraggio. Può contenere dai 50 ai 60 passeggeri, non di più. Nella sicurezza hanno fatto passi da gigante e sono ottimi maestri nel muoversi nel cielo: il motore è constatemene controllato da meccanici e alchimisti, oltre ai guidatori manuali. Il dirigibile è usato per viaggiare all'estero.
    Il loro costume sta divenendo sempre più tecnologico e dimentico del solo pallone aerostatico con scomparti per i passeggeri, infatti la struttura diviene sempre più metallica e aerodinamica, oltre a dare l'idea d'un pesante oggetto in movimento, quando invece è leggero e sicuro: hanno forma di grossi pesci, oppure di treni dal muso affusolato.
    Purtroppo, oltre al trasporto viaggio, sono usati per i combattimenti e alcuni esemplari sono usati per bombardamenti, eccetera.

    Mongolfiere: le classiche mongolfiere dal pallone aerostatico e cesta per viaggio. Possono addirittura attraversare grandi distanza o fare un viaggio intorno al mondo - ma non in ottanta giorni, ovviamente ne servono molti di più.
    Stanno cambiando anche loro nel panorama moda: colori, figure, nuovi telai stanno iniziando a farsi notare nel campo, oltre al lavoro alle strutture per renderle più sicure e durature nel tempo. Le mongolfiere meccaniche sono l'ultimo ritrovato nel volo, ma pochi esemplari sono usciti dalle case di costruzione.

    Biciclette: ovviamente non possono mancare le verdissime biciclette, non hanno alcun bisogno di motori o energie particolari se non quella motrice di gambe e piedi. Sono per la maggior parte in ferro e legno, dalle ruote abbastanza grandi e dai molti raggi, quindi leggermente più pesanti nel trasporto: sono di svariate dimensioni e lunghezze, ma la classica standard è quella più usata e resistente. Può essere usata da tutti e vengono vendute a poco prezzo, in città ne circolano un gran numero, ma ci si attiene alle regole stradali più ferree per un traffico più scorrevole e senza troppi intoppi. Freni a disco, sellino in cuoio, portapacchi sulla parte retro, fanalini dati dalla forza motrice delle ruote cui sono collegati alle ruote tramite un sottile filo e che possono essere accesi con levetta, campanello a levetta.



    Innovazioni, invenzioni etc


    Lo stile steampunk ha creato non solo mezzi di trasporto, ma anche strutture o presidi per case e uffici, quali:

    Ascensori: nelle case più ricche e negli uffici più importanti, oltre che negli hotel di lusso e nei musei, sono stati installati gli ascensori, uso comodo per andare e venire da ogni piano della struttura, al posto delle tante e vecchie scale: queste strutture sono prevalentemente a gabbia d'uccello nel vero senso della parola, non hanno pareti ma file di sbarre a forma arcata nell'alto, con cancello annesso e catene di ferro o fili ben resistenti che issano l'ascensore attraverso un motore ad olio o anche a braccia manuale, oppure a vapore, per i vari piani. Possono mantenere un peso sui 100 kg e quindi la capienza per un massimo di quattro persone, cinque se si tratta di bambini.

    Montacarichi: si trovano nelle zone più nascoste degli edifici e fungono da ascensori chiusi su tre lati, di cui uno mobile, in cui inserire bagagli, scatole o molto altro, sia negli hotel che negli uffici e nelle case. Questi vengono alzati o abbassati a forza manuale e hanno diverse dimensioni, possibilità di peso e capienza diversa l'una dall'altra.

    Stufe: oltre ai tradizionali camini, sono stati inventati le stufe a legna o torba, oppure sempre a vapore. Esse sono collegate ad un tubo da cui fuoriesce all'esterno il fumo bruciato per scaldare gli edifici che ne posseggono più d'una. Devono essere costantemente pulite e tenute in ordine, soprattutto tubi e cappe: ma per questo vi sono degli addetti a pagamento su chiamata. Hanno diversi design e forme, dalle più panciute a quelle semplici; i colori poi sono prevalentemente bronzo, marrone, verde, blu e rosso, oppure in ottone le più eleganti.

    Luce: siamo ancora agli albori delle lampadine, quindi le case hanno una buona illuminazione ma non chiarissima e ogni lampadina emana un ronzio continuo quando è in azione. Non hanno lunga durata e bisogna cambiarle molto spesso, quindi bisogna aver sempre una buona scorta. Sono di tre dimensioni: piccole, medie e grandi, quest'ultime molto costose e usate nei lampadari d'un certo pregio. Si consiglia di tenere in qualche cassetto candele e candelabri, basta un piccolo temporale a far saltare tutto l'impianto per ore e ore. Le torce sono a carica manuale.

    Acqua corrente: nelle abitazioni e uffici importanti vi è acqua corrente, un'infinita struttura di tubi attaccati ad un unico pozzo privato che deve essere continuamente riempito, o da addetti o dalle piogge costanti. Vi è la possibilità di depurarla, ma servono o pastiglie d'un certo tipo oppure un piccolo motorino a trazione motrice a scoppio, l'acqua viene centrifugata e pulita per essere bevuta. Per quanto riguarda tutti gli altri, bisogna affidarsi ai rubinetti a leva manuale, anch'essi collegati ad uno o più pozzi.

    Telefono: è stato inventato dopo svariati tentativi di collegare due semplici barattoli tramite un filo lungo metri o addirittura chilometri. Finalmente si è arrivati ad una conclusione, ovvero ad una specie di scatola in legno o ottone in cui è montato un motorino a raggio continuo con cornetta, collegato ad un filo elettrico e uno di ferro, che vanno inseriti in una presa fissa nel muro e collegata ad un'infinità di fili simili tra loro che s'intrecciano all'esterno o sottoterra, tenuti al sicuro in tubi d'acciaio e infine allacciati a pali in legno con spirale di filo nero e antenne l'una a distanza dall'altra d'un paio di metri. Ogni casa, ufficio o persona può avere un numero soltanto che va dal 1 al 100. Non sono molti i telefoni, si va ancora di posta e telegrammi, quest'ultimi molto veloci.



    Edited by rune_starvel - 18/11/2023, 02:14
     
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    Moda


    La moda steampunk è l’insieme di stile vittoriano, piratesco, western e anche moderno. Lo stile steampunk mette in evidenza la personalità dell’individuo grazie alla miriade di accessori. Gli accostamenti sono dettati dalla personalità del personaggio e dal ruolo che riveste nella società. Trovandoci in un mondo steampunk, le nuove scoperte sono sempre legate ad una miscela di ingranaggi e magia dove non è possibile spiegare tutto con la semplice meccanica. Anche nella maggior parte dei capi d'abbigliamento troviamo elementi di contrasto con il vestiario tipico dell'epoca. La maggior parte di questi accostamenti sono dati dagli accessori, che permettono di identificare il ruolo di spicco e la vita dell'abitante. I colori degli abiti non hanno paletti, ma in molti contesti vengono presi in prevalenza toni sul nero, bordeaux, grigio, blu.



    Moda Femminile


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    Corsetto:
    Il corsetto, o busto, è un indumento composto da tessuto e stecche. Di solito copre l’intero torace e i fianchi, ma esistono anche quelli sotto il seno. Ve ne sono di varie tipologie, le quali si differenziano dai tessuti e alle decorazioni, in base a come devono essere utilizzati. È uno dei capi più caratteristici dello stile steampunk, la maggior parte delle donne lo utilizzano accostato sia con gonne che pantaloni.

    Gonna:
    Le gonne hanno principalmente una forma fluida. La loro lunghezza varia da metà caviglia fino alla punta del piede. Questo indumento solitamente viene usato da giorno o da sera. Anche qui i tessuti possono essere di vari tipologie, ma solitamente sono poco decorati.
    Le gonne più corte arrivano all’altezza del ginocchio con dietro lo strascico. Solitamente sono utilizzate da donne di spettacolo, prostitute o combattenti.

    Pantaloni:
    I pantaloni femminili seguono una linea strettamente maschile, ma con disegno molto più morbido. Di solito viene utilizzato per lo sport o lavoro.

    Scarpe:
    Le scarpe femminili sono principalmente stringate e il tacco varia in base alle occasioni. Di solito non sono molto visibili per via delle lunghe gonne, per questo seguono una linea semplice. Le più decorate sono quelle che vengono usate sotto i pantaloni.
    Per uso di lavoro e di sport vengono usate principalmente stringate senza tacco e stivali.

    Cappelli:
    I cappelli sono principalmente costituiti da grandi visiere con al di sopra varie decorazioni specifiche. La grandezza della visiera è importante per poter nascondere dal sole il viso. Vengono usati principalmente di giorno.

    Guanti:
    I guanti sono divisi per il giorno e la sera. Quelli da giorno sono prettamente in pizzo con qualche merletto, coprono principalmente la mano fino al polso. I guanti per la sera presentano tessuti più fini come velluto o seta, e di solito la lunghezza può arrivare a livello del gomito.



    Moda maschile


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    Giacche e Giubbotti:
    Le giacche e giubbotti sono tipicamente a singolo o doppio petto e possono essere con il fazzoletto o con il collo rivoltato. Per le occasioni più formali, un cappotto da giorno è il frac caratteristico nel presentare posteriormente le code di rondine. Solitamente qualsiasi tipologia di giacca deve essere abbinata al pantalone e il gilet.

    Camicie:
    Le camicie sono di lino o di cotone, con il colletto basso, di tanto in tanto rivolto verso il basso, con merletti nella parte anteriore vicino ai bottoni. Di solito sono monocolori. Accostati alle camicie vi sono varie tipologie di cravatte o papillon.

    Pantaloni:
    I pantaloni sono principalmente a vita alta, con due bottoni interni. I tessuti più grezzi presenti nei momenti informali, mentre per le serate formali o lo sport vengono utilizzati principalmente i calzoni.

    Cappelli:
    I cappelli più utilizzati sono quelli a cilindro, il colore prevalente è il nero. Non vengono aggiunte decorazioni, vi si può trovare riposti gli occhiali da sole o da ‘’vento’’.

    Scarpe:
    Le scarpe stringate sono di cuoio e il colore va principalmente dalle tonalità del nero al marrone. In base al tipo di evento possono essere lucide o spartane. Gli stivali vengono principalmente utilizzati per la caccia e le corse a cavallo.



    Accessori


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    Gli accessori sono il punto cardine dell'abbigliamento. Vengono utilizzati sia nell'abbigliamento femminile che maschile. Si possono dividere in tre categorie:

    Orologi:
    Gli orologi sono tra gli oggetti più in voga della classe medio-alta. I materiali di cui sono composti sono principalmente oro e ferro. La loro caratteristica peculiare è di mantenere sempre visibile tutti gli ingranaggi che la costituiscono. Nell'abbigliamento maschile vengono usati principalmente quelli da taschino, mentre le donne li utilizzano come bracciali o collane.

    Ingranaggi e catene:
    Sono utilizzati soprattutto dalle donne che li utilizzano come ornamenti negli abiti o come accessori ( da orecchini a tiare a collane e così via), lo stesso per le catene che le troviamo principalmente come ornamenti delle gonne. Nella moda maschile le catene vengono utilizzate alle volte come decorazioni delle giacche, ma principalmente si utilizzano come porta chiavi legati alla cintola dei pantaloni.

    Occhiali:
    Gli occhiali sono gli oggetti più utilizzati nella moda dello stile steampunk. Principalmente utilizzati per chi si muove con mezzi di trasporto veloce, sono man mano entrati nella collettività. Li possiamo trovare dagli ambienti di lavoro a quelli delle passeggiate pomeridiane. A loro volta cambiano in base a chi li indossa: dalle linee più delicate per le donne con lavorazioni in oro a quelle più semplici per la moda maschile. Anche le lenti sono di vari colori in base anche alla necessità del possessore.



    Edited by rune_starvel - 18/11/2023, 02:14
     
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    Armi da combattimento e difesa


    Lo stile steampunk si è non solo sbizzarrito nella moda, nei mezzi di trasporto e negli oggetti di tutti i giorni, ma anche nel campo delle armi e in qualche modo è divenuto il punto forte di tale corrente, puntando su poche tipologie armi su cui elaborare ogni idea e creando sempre qualcosa di nuovo.
    Importante! In questo gioco di ruolo il combattimento è un aspetto del tutto secondario della narrazione, motivo per cui vi permettiamo di avere una singola arma alla creazione della scheda, che però dovrà essere presa da questo elenco, semplice (quindi niente Excalibur, Cortana e altre armi leggendarie), senza alcun tipo di potere magico, coerente con la corrente storica/steampunk e con la razza dei vostri personaggi (es. i faerici non sono abbastanza forti da usare armi pesanti, i licantropi non sono abbastanza pratici da usare coltellini, i vampiri non possono usare armi d'argento etc) e, più in generale, non powerplay.



    Armi bianche


    Pugnali e daghe corte: [Img]
    Essi sono alla portata di tutti e ormai è quasi una sicurezza tenerne uno sempre a portata di mano: può essere utilizzato non solo per la propria difesa, ma anche per diversi fini; dall'uso quotidiano a tavola, nel campo dei lavori manuali e medici. Tutti ne posseggono uno, persino le donne d'ogni ceto sociale: variano dalle piccole alle medie dimensioni, dalla lama che può arrivare ai 15 centimetri non di più: seghettata o liscia. Il manico varia dal legno, all'osso, all'avorio e materiali come ferro e argento, così come i decori eccetera, tutto basandosi sul prezzo.

    Spade occidentali o orientali, corte o lunghe, sciabole, pesanti o leggere: [Img]
    Le spade hanno campo piuttosto vario, sia a livello di attacco e difesa; infatti vi sono quelle da taglio (molto comuni e che tutti conoscono), sia quelle da difesa (la lama non ha il filo, ma il danno c'è).
    - Da taglio sono quelle classiche, scimitarre, katana e sciabola; dalla lama ben lavorata e dal taglio preciso e netto, possono pesare sino a cinque chili per il contraccolpo e la manualità. Bisogna essere abbastanza esperti nell'arte e conoscerne pregi e difetti.
    - Da difesa sono soprattutto di forgiatura classica, ma lievemente più grosse di lama e possono pesare sino a sette chili per dare un forte contraccolpo e sfruttare l'aria come appunto difesa o affondo. Bisogna essere abili e forti di braccia nel maneggiarle oltre a conoscerne pregi e difetti e metodo di elaborazione. Non ha il taglio, quindi gioca tutto sulle botte e sulla pesantezza.
    Naturalmente di entrambe vi sono diversi modelli, forgiature e prezzi.



    Armi inastate



    Lance, bastoni, falci e armi inastate varie: [Img]
    Naturalmente vi sono anche armi molto semplici e ben conosciute sin dall'antichità: lance e bastoni sono usati soprattutto dai contadini o dalla gente più povera. La loro struttura è molto semplice, se non addirittura basilare e di cui tutti hanno manualità: i bastoni sono fatti prettamente di legno molto solido e ben intagliato, la parte superiore è la più abbozzata e pesante per dare un contraccolpo secco e pesante.

    - Le lance invece sono leggermente più elaborate e la parte superiore è intagliata in punta orizzontale, ovvero praticata una fessura dove inserire una lama di ferro o rame lavorata dai fabbri e dal costo molto eseguo se non esistente. Vi sono anche quelle con già punta incorporata, ma la doppia funzione è più venduta.
    - Le falci invece vengono usate per la maggior parte in campagna per il taglio del grano e di altre piante: la lama è lievemente ricurva e può raggiungere un minimo di cinquanta centimetri ad un massimo di cento centimetri, la prima ad uso appunto lavorativo, la seconda come difesa o arma: quest'ultime possono avere lame di diverso materiale, dal ferro, alla pietra dura o d'argento. Sono vendute con molta attenzione e bisogna avere buona manualità.



    Armi pesanti


    Con armi pesanti andiamo a parlare di mazze chiodate, martelli asce e machete. Naturalmente sono tutti strumenti da difesa e attacco conosciuti sin dagli albori della storia e alcuni d'essi sono d'uso comune nel mondo del lavoro manuale: fabbri, taglialegna, guardie forestali eccetera.

    Mazze chiodate: [Img]
    Semplici mazze costituite da legno o ferro con spuntoni affilati e abbozzati. Ormai sono passate di moda o le usano prevalentemente fabbri o demoni a livello basico o animalesco. Hanno in prevalenza il fatto d'essere d'offesa e d'attacco, ma facilmente distruttibili.

    Martelli: [Img]
    Li conosciamo per l'uso manuale di tutti i giorni, infatti sono sempre accompagnati dai chiodi per appendere i quadri o altri oggetti o mobilio d'uso comune. Ma possono essere anche armi da lotta, infatti sono stati allungati e dalla testa ingrossata di due volte e dalla pesantezza che può arrivare sino ai cinquanta kg di peso. Per manovrarli bisogna avere ottima forza fisica e ottima abilità di mani e braccia; hanno il difetto d'essere rallentati nel bilanciamento, ma il contraccolpo è ben micidiale, anche se non del tutto preciso.

    Asce e machete: [Img]
    Queste due armi sono molto comuni nell'ambiente lavorativo: taglialegna e guardie forestali, ma anche per gli avventurieri e gli archeologi (quest'ultimi li usano come armi di difesa, più che nel campo lavoro). Dal manico in lego o osso, dalle lame singole o bilama. Il machete è un'arma da taglio, quindi più d'attacco, l'ascia è anch'essa da taglio ma più d'offesa e contraccolpo. Le lame sono fatte sia in ferro, acciaio e argento.



    Armi a distanza


    Archi e frecce sono stati inventati dagli antichi umini primitivi, ma nel tempo si sono evoluti sia nell'uso che nella strutturazione.

    Archi: [Img]
    - Longbow o arco lungo: arco gallese (celebre è quello di Robin Hood) originariamente utilizzato dalle popolazioni nordiche vichinghe, ha flettenti stretti e molto lunghi; il riser costituisce la sola impugnatura, con una piccola finestra (rest). Originariamente fabbricato da un unico ramo di legno, ora anche laminato ma sempre monolitico, quando è scaricato dalla corda, a riposo, assume la forma di un'asta lunga e dritta.
    - Arco ricurvo: il riser è lungo circa 1/3 di tutta la lunghezza dell'arco, i flettenti sono più corti rispetto a quelli del longbow ma sono più larghi. Il profilo dei flettenti con controcurvatura garantisce un rendimento maggiore rispetto ad un arco lungo di pari libbraggio. Nei ricurvi moderni i flettenti sono spesso smontabili (arco take down). La maggior massa del riser conferisce maggiore stabilità durante la fase di rilascio e quindi maggior precisione. Dall'arco ricurvo sono derivati i moderni archi "olimpici" per il tiro alla targa (cerchi concentrici).
    - Arco riflesso: diffusissimo in oriente, ha un'impugnatura corta come il longbow, con cui condivide anche la sezione dei flettenti. Si differenzia per il fatto che questi ultimi sono composti da lamine di corno ed i limb sono di legno e rigidi, il tutto resinato e ricoperto da tendine animale. Inoltre, ha una forma tale che permette di caricare i flettenti notevolmente, in misura maggiore rispetto agli archi di legno. Una volta "scaricato" dalla corda, ovvero a riposo, assume una caratteristica forma a "C".
    - Arco compound: arco molto potente e preciso che si basa su flettenti semirigidi associati ad un sistema di leve ad eccentrici.

    Balestre: [Img]
    La balestra è un'arma da lancio costituita da un arcodi legno, corno, o acciaio e nei tempi moderni anche con materiali più adatti come fibra di carbonio o alluminio anodizzato per un migliore rapporto peso/resistenza, da una calciatura (fusto) denominata destinata al lancio di frecce, palle o dardi. La corda viene bloccata da un meccanismo chiamato noce. Lo scatto avveniva facendo pressione su una sorta di grilletto chiamato chiave oppure, nei modelli più antichi, abbassando un piolo. La corda veniva tesa grazie a un meccanismo a gancio chiamato crocco oppure, nei modelli più sofisticati, a un martinetto.

    - Balestra a crocco: prendeva tale nome dal gancio appeso alla cintura del balestriere e dalla staffa di cui era fornita la balestra stessa. Il balestriere inseriva il crocco nella corda, il piede nella staffa e sollevandosi tendeva l'arco.
    - Balestra a leva: si caricava con la leva, da cui prese il nome. La leva si componeva di un braccio di ferro biforcato verso il mezzo della sua lunghezza, ed all'estremità ripiegato a mezzo cerchio, con uno o due ganci snodati che, afferrata la corda, facendo girare i due rami sui perni di ferro posti ai lati del teniere, traevano ed appiccavano la corda stessa alla tacca della noce. Era anche un'arma dei balestrieri a cavallo, con minori dimensioni.



    Armi da corpo a corpo


    Tirapugni: [Img]
    È composta da 4 anelli saldati assieme ad un pezzo di ferro, che impugnata sulla mano di un individuo potenzia la violenza del pugno. Si calza sulla mano di preferenza e consente di mantenere una discreta libertà di movimento del polso. Il suo uso può portare abrasioni alla pelle di chi lo indossa. Date le piccole dimensioni è un'arma facilmente occultabile. Un colpo dato impugnando il tirapugni amplifica il potere contusivo del pugno chiuso.
    Generalmente usato nel combattimento corpo a corpo, alcuni modelli sono anche dotati di spuntoni sugli anelli. Esistono perfino dei tirapugni con delle lame di supporto attaccate ai lati (anche smontabili), che diventano pertanto vere e proprie armi bianche, potendo ferire anche molto gravemente una persona, o addirittura ucciderla



    Armi da fuoco


    Pistole e proiettili: [Img]
    Esse sono le più conosciute ed usate, di varia grandezza e pesantezza, oltre ad a partire da una serie di colpi minimi da sei ad un massimo di dodici, fortunatamente le cartucce sono sia ricaricabili singolarmente a tamburo, che già in serie da sei proiettili.
    Nel tempo si è sfruttato anche la carica a pietra fuocaia e polvere da sparo miscelati insieme e inserite in capsule piccole e medie che vengono inserite o nella canna, sopra di esso o ad incastro superiore o inferiore, tutto gioca sul modello e su prezzo ovviamente.
    Le ultime ritrovate in campo di pistole sono quelle a miscela liquida e motorino tipo orologio, hanno proiettili di grandezza media e rinculo piuttosto pesante, infatti bisogna usare entrambe le mani per meglio bilanciare lo sparo: possono avere dai sette ai dodici proiettili e non di più. Carica manuale e pulizia odierna.
    Con lo stile steampunk si è voluto giocare molto sui fregi e gli abbellimenti, oltre a punti interessanti e sfruttabili: come mirini di precisione sopra la canna, cannochiali e altimetri per quanto riguarda le armi a miscela.

    I proiettili sono sempre sotto studi e quindi pronti a diverse combinanzioni.
    Si varia dai classici pallini di piombo, a quelli più moderni a scoppio nel bersaglio
    - Quelli a pallini o a punta sono quelli più comuni e di danno tra il basso e il medio livello.
    - Quelli a siluro lungo e a scoppio invece sono usati soprattutto in armi che combattono le creatura oscure: argento, acqua benedetta, frassino, polvere da sparo con pietra focaia, proiettili dotati dei quattro elementi (quest'ultimi ancora rari e sotto esperimento).
    - Ovviamente i proiettili combinati possono essere usati anche nelle pistole normali, ma a basso dosaggio e più scarni nel pacchetto d'acquisto.

    Fucili e proiettili: [Img]
    Essi sono tra le armi più conosciute e antiche nel mondo, variano sia di lunghezza che di pesantezza e hanno un minimo di carica proiettili da sette ad un massimo di quattordici, le batterie a pezzo stanno sui cinquanta proiettili. Nel tempo sono cambiati i metodi di caricamente e la polvere da sparo nel corno e pallini a manuale sono del tutto messi nel dimenticatoio e vanno direttamente a colpo sicuro e già incorporato, ovviamente il tamburo va caricato manualmente e pulito regolarmente, così anche la canna. Con lo stile steampunk ci ritroviamo anche ad un ricco correddo di ornamenti, stili e telai di tutti i tipi, questi ultimi toccano dal legno, al ferro, all'argento a leghe più leggere e resistenti; inoltre sono stati adattati con mirini, binoccoli e cannochiali di precisione; funzionamento a rotelle meccaniche o grazie al calcio collegato tramite pietra focaia interna per dar la giusta pressione calda al colpo. Naturalmente il designe è sia classico che moderno ed esso varia dal prezzo. Il rinculo è molto secco e veloce, quindi bisogna avere buona forza fisica, conoscenza dell'arma e ottima manualità, cercando d'equilibrare il tutto per aver miglior gioco a proprio favore.

    I proiettili sono sempre sotto studi e quindi pronti a diverse combinanzioni.
    Si varia dai classici proiettili a siluro, a quelli più moderni a scoppio nel bersaglio
    - Quelli a punta sono quelli più comuni e di danno tra il basso e il medio livello.
    - Quelli a siluro lungo e a scoppio invece sono usati soprattutto in armi che combattono le creatura oscure: argento, acqua benedetta, frassino, polvere da sparo con pietra focaia, proiettili dotati dei quattro elementi (quest'ultimi ancora rari e sotto esperimento).
    - Ovviamente i proiettili combinati possono essere usati anche nelle fucili normali, ma a basso dosaggio e più scarni nel pacchetto d'acquisto.

    Oltre ai fucili, vi sono anche le mitragliette ma esse vengono usate solo nell'esercito e sono in circolazioni pochi pezzi. A carica manuale e continua, possono girare a 180° grardi grazie a delle leve atte allo scopo e possono sparare dai dieci ai venti colpi al minuto, ma appunto non sono in vendita.




    Edited by rune_starvel - 18/11/2023, 02:15
     
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3 replies since 19/12/2017, 13:03   992 views
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